lunedì 30 gennaio 2012

MARMELLATA DI MANDARINI

Lo so, è tanto che non posto... però è tempo di mandarini e la marmellata è troppo buona. Gli agrumi contengono pectina e quindi è anche facile. La ricetta è mutuata da quella della marmellata di limoni della poetessa Irma Licheri (ma non la troverete nel suo blog!)... Prima di continuare, accertatevi di avere un pusher di mandarini cosiddetti "biologici" (come se gli altri non lo fossero), ossia non coltivati con pesticidi etc. e non trattati dopo essere stati colti...
Per ogni 1,5 Kg di mandarini non trattati occorre circa 1 kg di zucchero e 800ml/1 litro di succo di mandarini o clementine.
Questo il procedimento:
  • Lavare accuratamente i mandarini, asciugarli e tagliarli a quarti per eliminare con un coltellino molto affilato la parte centrale con i semi e i filamenti, lasciando la maggior quantità possibile di polpa attaccata alla buccia. Volendo tagliarli ancora, altrimenti ricorrere al mixer (cosa più facile ed efficace, vedi più avanti...)
  • Mettere i mandarini in una terrina, versare il succo e lasciarli riposare per 24 ore. Il succo deve coprire i mandarini.
  • Trascorso il tempo indicato, controllare che vi sia ancora liquido sufficiente a coprire i mandarini, altrimenti aggiungere succo o, al limite, acqua quanto basta (e ne basta poco o poca...)
  • Versare il composto in una casseruola, portare dolcemente ad ebollizione e far bollire a fuoco moderato per 20 minuti circa, schiumando di tanto in tanto se necessario
  • A questo punto è possibile frullare con un mixer a immersione fino a raggiungere la granularità voluta (a me piace sentire e vedere le bucce...)
  • Aggiungere quindi lo zucchero gradualmente e secondo il gusto (è possibile che orsi e altri animali anche bipedi particolarmente golosi preferiscano più zucchero rispetto a quello che ho indicato...)
  • Continuare la cottura finché il liquido versato con un cucchiaino su un piatto si solidifica - passo conclusivo tipico delle marmellate. Se finora vi siete trattenuti dall'assaggio questo è il momento!
  • Nei soliti barattoli di vetro precedentemente bolliti per almeno mezzora, si versa la marmellata non dimenticando, prima di riporli, di lasciarli qualche minuto rovesciati (altro passo tipico la cui utilità e funzione al momento non mi è chiara)
  • Qualcuno, tra cui la suddetta poetessa Irma Licheri, usa far ribollire i barattoli chiusi. Devo ammettere che tale procedimento assicura una tenuta stagna (se si usano i barattoli 4Stagioni) e comunque una certa sicurezza di conservazione. Però non è strettamente necessario.
Ecco fatto!

1 commento:

  1. Posso assicurare che è uno spettacolo...Almeno a vederla. Non l'ho ancora assaggiata, ma quella di limoni sì..e posso dire che procura un effetto nutella. Non ci si può fermare al primo cucchiaino.

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