sabato 30 giugno 2012

TORTA DI MELE AL TAMARINDO


Come si sa anche per via dell’omonima orchestra, nei pressi di Piazza Vittorio, a Roma, si trova il mondo mondiale: ivi compresi gli ingredienti delle cucine di Africa, Asia e America Latina, non sono certa se anche dell’Oceania. Quindi cercando non so che, sulla mia strada dalla stazione Termini al ritorno da un viaggio,  entro in uno dei tanti negozietti che vendono cibi freschi e scatolame esotici e vedo del tamarindo, pressato e conservato sotto vuoto in una confezione di plastica. Ora il tamarindo mi ricorda il Senegal, ma nonostante i mie sforzi, anche seguendo la ricetta originale (o quasi, perché a Dakar si fa con una ventina di ingredienti), il thiebou jenn ancora non mi viene. Così ho ideato questa torta, profumatissima… 
 
  • 1 kg di mele annurche
  • 1 lime
  • ½ limone
  • ½ etto di tamarindo
  • 2 cucchiai di rhum
  • 1 cucchiaio circa di cannella in polvere, secondo il gusto
  • qualche cucchiaio di miele (di cardo o di asfodelo), secondo il gusto
  • qualche cucchiaio di zucchero di canna, secondo il gusto
  • pasta sfoglia o pasta brisée pronta (meglio se fatta in casa, ça va sans dire)
 
Sbucciare e tagliare a fettine le mele. Mentre si scalda il forno, lasciare le fettine nel succo degli agrumi e preparare lo sciroppo di tamarindo facendolo sciogliere con un po’ di acqua calda, a bagnomaria: dovrà essere denso, non più di due-tre cucchiai. Filtrare lo sciroppo per liberarlo dai semi e dai resti dei baccelli e aggiungere lo sciroppo di tamarindo, il miele disciolto a bagnomaria, la cannella, il rhum, eventualmente lo zucchero.
Distendere la pasta in una tortiera tonda, spolverare di zucchero il fondo, disporre le mele e versarvi sopra il composto, lasciandone da parte un po'. Ripiegare i bordi della pasta verso l’interno e spennellare con il composto rimasto. Seguire le istruzioni di cottura riportate sulla confezione della pasta, o quelle usuali a seconda del tipo di pasta usato.
La prossima volta provo a farla come ripieno dello strudel…non credo sia esaltata dalla pasta frolla, ma da una base meno dolce...

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